Oggi fuggo dall'ufficio (fuga consentita ovviamente:-) direzione paesino in provincia di Sondrio, più o meno all'una e mezza. Alle tre pizzocherata, su invito di un fornitore, per il quale è da maggio che sto facendo progettazione e che ha avuto la benvenuta idea di invitarmi su in sede per ringraziarmi. Proprio non me l'aspettavo.
Ed i pizzocheri, che buoni...
Domani vado a correre, promesso, ed anche in piscina, per smaltire tutto il burro, il bitto fuso in cui la pasta di grano saraceno era immersa...
Alle cinque e mezza riprendo la rotta di casa, con la mia macchinina gialla e grigia che rimane al solito nel traffico della statale fino all'imbocco della superstrada. Presa la superstrada però devio immediatamente per Colico. Da li risalgo il lago fino a Sorico e poi a Gera Lario.
Mi fermo al porto di Gera dove il Gianca ha il suo Mousquetaire. E faccio un giretto per tutti i moli, a guardarmi le barche.
Adoro i porti. Anche quelli piccoli. Ovviamente tutto era semideserto, nessuna barca in arrivo e nessuna in uscita. Un lieve senso di nostalgia mi pervade e rimango li, ad assaporarlo.
Poi mi stufo, e decido che è tornato sul serio il momento di rientrare a casina.
Sono quasi le sette. E' meglio che me ne torni sul serio.
Mi appunto qui il link di questo blog, non più aggiornato, ma dal quale mi piace ogni tanto leggiucchiare i racconti di mare che il suo proprietario, uno skipper, vi appuntava.
Mi piace pensare che lui non vi scriva più sopra perchè abbia deciso di partire, e di viaggiare, mantenedosi come unica dimora una barca con un telo bianco sopra.
Racconti di mare e di costa
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2 commenti:
il piatto piange....esaurita la vena prosastica?!...nn c'è storia, la MIGLIORE rimango IO :-)
dove sei finito? spero tutto bene, e che la causa della poca voglia di scrivere siano grandi cose da fare e vivere. Auguri!
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